Una mini guida operativa in 10 passi per attivare nell’immediata emergenza misure di lavoro agile come raccomandato dal Governo

1. Attivazione:

-Comunicazione obbligatoria, entro 5 giorni dall’avvio dello Smart Working, tramite il portale Ciclavoro

-Invio, da remoto, di un’informativa sulla sicurezza per i dipendenti, anche semplicemente scaricandola dal sito Inail (https://www.inail.it/cs/internet/comunicazione/avvisi-e-scadenze/avviso-coronavirus-1-marzo-2020.html )

-Sospensione temporanea del requisito di accordo scritto tra azienda e dipendente;

2. Criterio di attivazione:

E’ consigliabile rendere noti i criteri adottati per la concessione dello Smart Working, qualora interessi solo parte dell’organico, mediante circolare/regolamento interno;

3. Disciplina emergenziale:

Se il datore di lavoro ha già nell’ordinario attivato lo Smart Working, può prevedere per l’emergenza deroghe al regolamento preesistente, ampliando la platea di lavoratori ammessi e i giorni usufruibili;

4. Durata: 
Di norma lo Smart Working si attua per alcuni giorni alla settimana e/o al mese. Nell’emergenza è possibile prevederlo anche continuativamente e/o a rotazione, sempre privilegiando le lavoratrici madri con figli sino a tre anni di età o con disabilità;

5. Mezzi tecnologici: 
Per la prestazione del servizio in Smart Working é possibile utilizzare strumenti (pc, smartphone, connessione)  forniti dal datore di lavoro oppure personali del lavoratore. In quest’ultimo caso è opportuno curare la sicurezza e riservatezza dei dati aziendali, come minimo creando su pc un account aziendale diverso dall’account personale del lavoratore; 

6. Visita e allestimento dei locali del dipendente:
Non è necessario, diversamente che nel telelavoro;

7. Malattia/quarantena:  
Se il lavoratore è in malattia, non può lavorare, neppure in Smart Working

8. Ticket Restaurant: 
Ai lavoratori in Smart Working non è obbligatorio fornire Ticket Restaurant; tanto più in periodo emergenziale dove il lavoro sarà prestato presso la propria abitazione anche in forza dei recenti DPCM di limitazione della circolazione sul territorio;

9. Orario straordinario:
E’ possibile, purché concordato e giustificato da reali esigenze;

10. Rimborso spese:
E’ possibile un rimborso spese per la connessione Internet che il lavoratore abbia dovuto approntare per prestare lavoro in Smart Working, se idoneamente documentati e comunque previo accordo tra le parti in tal senso.

(Liberamente tratto dal Sole24 Ore, Lavoro, articolo 10.3.2020 di Orlando e Prioschi)