Smart Working, anche detto “lavoro agile” è una particolare modalità di svolgimento dell’attività lavorativa e in pratica una forma di lavoro dipendente con regole flessibili in materia di orari, luoghi e organizzazione del lavoro.

I principi cardine del lavoro agile sono semplici:

datore di lavoro e dipendente devono sottoscrivere un accordo individuale, sia a tempo determinato che indeterminato, per disciplinare la nuova tipologia di lavoro. Nasce, pertanto, dall’iniziativa delle parti la scelta di optare per il lavoro agile, così come per il telelavoro, che può essere assunta sia al momento dell’assunzione che successivamente in corso di rapporto.

Il dipendente è titolare di tutti i diritti tradizionali, come la tutela contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, e il trattamento economico deve essere pari a quello previsto per i lavoratori dipendenti di pari mansioni che svolgono servizio all’interno dell’azienda.

In Italia il quadro normativo di tale nuova tipologia organizzativa di lavoro non è ancora definito: Il disegno di legge sullo smart working è stato presentato dal Governo come delega nella legge di Stabilità 2016, ma ancora deve essere convertito in legge. Ciononostante quasi il  il 50% delle grandi aziende italiane sta già sperimentando lo smart working in base ad accordi aziendali interni,